Il suo periodo partenopeo è caratterizzato dall'immediato anteguerra e dopoguerra. «E impossibile dire in poco spazio della sua attività vulcanica, della sua forte personalità, della sua penetrazione nelle anime, del segreto della sua attrattiva per i giovani, della generale estimazione di cui era circondato». Sorpreso dai bombardamenti mentre è a Roma, torna poi a Napoli segnato da quell'esperienza. «Ne uscì sconvolto, terrorizzato, anche psichicamente menomato, per cui non si riconobbe più in lui il p. Agostino di prima, vivace, disinvolto, pieno di iniziative; tuttavia, sebbene in tono minore, perseverò nel suo apostolato tra le anime, lasciando un solco di affettuoso ricordo, di stima e di venerazione per l'esempio di una grande dedizione alla gioventù e per il metodo educativo tanto efficace perché fondato sulla preghiera, l'istruzione religiosa, lo spirito di sacrificio, la cura affettuosa».