UN DESIDERIO DI MISSIONE

I pp. Giuseppini, che da sempre avevano cercato un punto d'appoggio per penetrare più incisivamente nel nuovo rione popolare dell'Ascarelli, agli inizi degli anni 60 trovarono nel locale al civico n. , dell'isolato n. , destinato a negozio di generi diversi, il luogo ideale per celebrate la S. Messa la domenica.

Tale soluzione però non era soddisfacente, sia per il disturbo creato dal continuo flusso di persone intente alle compere, sia per l'esiguità del locale, che non permetteva di accogliere più di una decina di persone. Pertanto, dopo qualche anno, tale esperienza si esaurì naturalmente.

La cappella all'ascarelli

Fu allora che, gli abitanti del luogo e il parroco p. Ernesto Conti, fecero erigere una piccola edicola in muratura, in una piazzetta poco distante dal precedente luogo di culto. Il parroco la chiamava la villetta dell'Immacolata.

L'edicola riproduceva un piccolo tempio, rivestito di marmi bianchi , completa di altarino anch'esso in marmo e di cancello in ferro. In tale costruzione si venerava l'Immacolata concezione di Maria, rappresentata da una graziosa statua. L'edicola era segno d'unità tra i due rioni infatti come nel cancello 51 esisteva un edicola dedicata all'Immacolata che  da tempo    raccoglieva  attorno