Nel 1930, nel piano di risanamento della città di Napoli, fu deciso dall'Amministrazione cittadina di abbattere l'antico monumento, recuperare tutte le opere in esso contenuto, e riporle in un monumento equivalente costruito in un altro luogo della cittá. In un primo momento sembrava che il trasloco dovesse avvenire verso un monumento da costruire a via Tasso, poi l'intervento del Cardinale Ascalesi dirottò la nuova costruzione e il trasloco al rione Luzzatti dove da qualche anno i padri giuseppini stavano lavorando brillantemente, sebbene senza strutture.

ORIGINI

Le origini della chiesa di S. Giuseppe risalgono agli inizi del 1500, ma le versioni riportate nelle cronache risultano discordanti per cui preferiamo riportarle tutte e lasciare al lettore un'analisi personale.

Da vita Giuseppina, edizione 1937

 - I mannesi, cioè i lavoratori del legno, che avevano la loro corporazione in città, vollero dedicare un tempio a S. Giuseppe, che fosse anche sede della loro arciconfraternita. Ed esso sorse appunto bello e maestoso nelle vicinanze del castello, crescendo ogni giorno d'importanza, chiamato San Giuseppe Maggiore per distinguerlo da altri templi e chiese di minore importanza che sorsero in seguito, tanto da lasciare il nome ad una sezione della città che ancor oggi viene detta Sezione San Giuseppe.