La chiesa ritornò ad essere ingabbiata nei tubi innocenti, ma nel cuore dei cittadini del rione Luzzatti si riaccese la speranza.
I lavori durarono circa tre anni. Furono consolidate le pareti, rincollati i marmi, riparata la volta della navata, ristrutturata la bella cupola e riparato anche lo sfortunato campanile, infine fu riverniciata completamente tutta la chiesa, interno ed esterno e lucidate le opere marmoree più importanti.
Poi avvenne una cosa triste per il monumento e per la comunità tutta, una mattina il parroco prese atto del furto di due preziose acquasantire del settecento, poste ai lati dell'ingresso principale e della piccola acquasantira, a forma di mezza seppia, anch'essa
del settecento, le quali avevano attraversato i secoli, subito un trasloco, e una guerra restando indenni fino alla ristrutturazione post-terremoto. Per ottenere il ritorno dei preziosi dipinti della chiesa, prelevati a scopo cautelativo dalla sovrintendenza alle belle arti, bisognerà attendere qualche anno.