Il parroco p. Gerardo Capuozzo, una figura chiave per la ripresa post terremoto, quando si rese conto che i tempi burocratici per il ripristino delle condizioni di agibilità della chiesa di S. Giuseppe rischiavano di diventare lunghi, senza smettere d'insistere perché iniziassero i lavori, si attivò in ogni maniera per ottenere una chiesa prefabbricata in legno da collocare al rione Ascarelli, al posto della cappellina dell'Immacolata. Ciò avvenne appena quattro mesi dopo il terremoto, il 1 marzo 1981. In tal modo p. Gerardo affrontava brillantemente l'emergenza e realizzava contemporaneamente il sogno dei padri giuseppini di avere un centro di culto nel nuovo rione popolare.
Finalmente nel 1985 il Provveditorato alle Opere Pubbliche decise di stanziare una somma per la ristrutturazione della chiesa di S. Giuseppe. Padre Gerardo riferì che a decidere il funzionario preposto fu la visita al monumento richiesta con fermezza dello stesso parroco.
"....quando il funzionario entrò nella chiesa e vide lo splendore dei marmi policromi, l'Eterno Padre del Sammartino che troneggiava sul presepe di Merliano da Nola, rimase a bocca aperta e disse: ma questo è un gioiello,.... è un peccato lasciarlo deteriorare dal tempo, ha ragione...dobbiamo intervenire."