ad essa il popolo del rione Luzzatti per pregare durante il mese di maggio, così anche questa doveva raccogliere attorno a se il popolo dell'Ascarelli. Negli anni '70, mutata la sensibilità popolare, l'edicola divenne bersaglio di ladruncoli e oggetto di atti vandalici di ogni genere tanto che, il parroco dell'epoca, padre Rino Pisi fu costretto a blindarne l'ingresso con uno spesso cancello in ferro.
Quando nel 1980, la popolazione napoletana fu colpita dal flagello del terremoto, e la chiesa di S. Giuseppe venne chiusa per pericolo di crollo, la popolazione religiosa di entrambi i rioni Luzzatti ed Ascarelli soffrì fortemente il disagio della mancanza di un luogo di culto.
Le messe venivano celebrate, in un primo momento, nella sede degli scout, cioè nei cantinati di via N. Fraggianni, poi nella palestra della scuola elementare "4 giornate" e occasionalmente nella palestra della scuola elementare all'Ascarelli.
Nel 1982, quando fu offerta alla parrocchia una costruzione in legno, di modeste dimensioni da adibire a luogo di culto, tutti pensarono all'edicola dell'Immacolata come luogo ideale in cui installare il nuovo fabbricato, ma fu duro dover decidere di abbattere la piccola costruzione che per 20 anni era stato il simbolo delle devozioni del popolo dell'Ascarelli all'Immacolata.