Nel 1962, il parroco p. Ernesto Conti si attivò particolarmente per completare la ristrutturazione della chiesa di S. Giuseppe. In particolare, fece costruire un campanile a vela, della stessa forma di quello anteguerra andato distrutto, ma molto più alto, sovrastante la facciata della sagrestia, e quindi in posizione più idonea per diffondere il suono.
Le tre campane esistenti, tutte lesionate dalla guerra, del peso complessivo di 3,25 quintali, furono sostituite nel 1962 da altre quattro nuove e più grandi del peso rispettivamente di 2,45 - 1,76 -1,20 e 1,00 quintali.
La prima venne dedicata ai defunti, la seconda alla Sacra Famiglia, la terza alla Madonna di Pompei e la quarta agli angeli custodi. Per il loro acquisto il parroco dell'epoca, p. Ernesto Conti aprì una colletta a cui parteciparono tutti gli abitanti. I nominativi di coloro che contribuirono con offerte di 5000 lire, risaltano in fusione sulle campane. Esse furono acquistate dalla ditta Broili di Udine, che chiese un milione e seicentomila per la fusione, le apparecchiature elettriche, il montaggio e il trasporto.