Questa storia è il riassunto delle deposizioni raccolte dal Tribunale Ecclesiastico della Curia Arcivescovile di Napoli nel 1932, in merito al processo apostolico istituito per accertare la fondatezza del Miracolo occorso alla signora Clotilde Fiamma, residente al rione Luzzatti, per intercessione dell'allora servo di Dio Leonardo Murialdo, fondatore della congregazione dei padri Giuseppini.
La signora Fiamma Clotilde,di professione casalinga, nata a Casagiove il 6 aprile 1886, moglie di Anzovino
Costantino ferroviere, abitante nella palazzina ex-casello ferroviario in piazza F. Coppola madre di otto figli tutti sani, essendo rimasta incinta per la quindicesima volta, il giorno 16 di novembre del 1929, un sabato mattina, pur avvertendo un certo malessere nel suo corpo si recò a Napoli per lavoro. Rientrata a casa, nelle ore della sera, fu presa da dolori fortissimi che la costrinsero a doversi mettere a letto non riuscendo più a reggersi in piedi. Nelle prime ore della domenica mattina venne chiamata la levatrice, la signora Mondella Maria Concetta che nel visitarla disse di trattarsi di un fatto grave, e che sarebbe stato necessario la visita di un ostetrico.