Un decreto dell'alto commissario che governava la città di Napoli stabiliva la bonifica della zona centrale di S. Giuseppe e guantai. Fra le costruzioni da distruggere venne compresa anche la chiesa di S. Giuseppe appartenente alla congrega omonima; e si stabilì di riedificarla nella via
Tasso. Ma tanto si fece, tanto furono pressate le autorità competenti, tante difficoltà furono sormontate, che alla fine Sua Eminenza il Cardinale, accogliendo le preghiere dei pp. giuseppini, invitò l'autorità civile a riedificare
la chiesa al rione Luzzatti. Venne espropriata una vasta zona di terreno appartenente al senatore Gaslini, su via Carlo Bussola e si ebbe la consolazione il 4 febbraio 1934, in una giornata piena di sole e di gioia, porre la prima pietra. Quattro anni durò la costruzione della chiesa sotto la direzione della soprintendenza all'arte Medievale e Moderna. Furono trasferiti i preziosi marmi i tre affreschi della navata e le pale degli altari laterali.