La cappella , le stanze dei padri erano insufficienti a riunire tanti giovanetti. Lo zelo ardente, l'entusiasmo creato dal parroco Velo, suppliva a tante manchevolezze di ambienti e di persone. Le autorità religiose e civili, rimanevano ammirate da tanto fervore religioso nel nuovo rione ed ebbero parole di alto elogio per la vita di sacrificio e di lavoro dei primi giuseppini. Sua eminenza il Cardinale veniva spesso a intrattenersi nella parrocchia e reiteratamente promise che avrebbe aiutato per la costruzione della nuova chiesa. Subito le condizioni di viabilità andarono migliorando. Nel 1931 fu aperta al traffico la via Taddeo da Sessa, che ci allacciava direttamente alla città con via Firenze.
La creazione dello stadio partenopeo e del mercato agricolo (1934) diede al rione un nuovo sviluppo commerciale. Nel 1930 avevamo la prima linea tranviaria, eravamo divenuti cittadini. Non sempre l'autorità civile e quella religiosa si compenetrò delle esigenze del nuovo rione, e forse per intemperanza o per qualche errore non giustificato, il padre Velo nel maggio del 1931 veniva rimosso dal suo posto e veniva sostituito dal p. Gaspare Tessarollo. L'orma di bene compiuta dal p. Velo, l'entusiasmo che seppe sviluppare in mezzo al popolo, che probabilmente furono causa del suo allontanamento, lo seguirono per tanto tempo e che alla distanza di tanti anni, viene ancora ricordato.