dalle acque piovane e stagnanti, e all'estate venivano lasciati allo stato brado i cavalli che pascolavano in piena libertà. La zona, abitata inizialmente da qualche famiglia contadina, era piutrtosto malfamata moralmente.
Fu Emanuele Gianturco che ideò la bonifica di questa zona creando una grande arterie sopraelevata di quattro metri, che partiva dai granili fino ai piedi di Poggioreale.
I rifiuti e le macerie della città, portate in gran copia ai lati della costruita strada, la bonificarono sopraelevando con l'andare del tempo tutta la zona.
La direzione dell'Istituto per le case popolari comperò un vasto appezzamento e dal 1922 iniziò la costruzione di una quarantina di palazzi. Altri ne sorsero per iniziativa di privati, si chè nel 1925 la zona prese aspetto civile di un ridente rione.
Anche il restante della zona dove sorgevano alcune case di contadini fu adibito alla costruzione del vasto mercato agricolo e del campo sportivo.
Nei primi anni di vita del rione, gli abitanti potevano chiamarsi pionieri ed eroi, perchè la zona era infestata da mosche, zanzare, da miriadi di insetti che provenivano dalle acque palustri, e che non lasciavano riposo nè di giorno, nè di notte. Rare erano le comunicazioni con la città. La vita era veramente disagiata.