Negli anni 80 il Monumento subì il terremoto, che lo costrinse a restare chiuso al culto per numerosi anni. Grazie all'interessamento dei padri Giuseppini, fu possibile ottenere il restauro del monumento in tempi brevi. Però, durante questo periodo, il monumento subì il furto delle due preziose acquasantiere di marmo scolpito, a forma di conchiglia di S. Giacomo poste su un basamento anch'esso di marmo policromo, ubicate ai lati dell'ingresso e dell'acquasantiera più piccola, in marmo bianco scolpito a forma di seppia, posta sul lato sinistro dell'ingresso laterale, tutte opere di buona fattura del settecento napoletano.
Ad oggi, molte aree dell'intonaco esterno si sono distaccate dalla sottostante struttura muraria e sono precipitate al suolo, per fortuna senza provocare danni a persone e a cose. I VVFF intervenuti in più occasioni su sollecitazione del parroco hanno continuato a staccare ulteriori aree di intonaco esterno del corpo di fabbrica.