Catapano

Antonio

1919-1985

1953-1956

«Tra la sua gente, tra i suoi giovani è sempre stato buon prete, lieto della sua vocazione, missionario di una religiosità semplice, operosa: lo testimoniano le centinaia di giovani di Azione Cattolica soprattutto dell'Opera Pio X di Roma e della Parrocchia S. Famiglia di Napoli, dove è stato assistente amato e indimenticato. Una caratteristica sopra le altre: p. Antonio aveva un cuore grande, generoso, che si apriva a chi aveva bisogno con naturalezza, con gioviale spontaneità, con simpatia tutta napoletana. A questo punto potrebbero cantare la loro sentita riconoscenza le centinaia di ex allievi ai quali p. Antonio nella loro gioventù fu guida vivace e seminatore di buoni principi di onestà umana e di vita cristiana, e nella loro maturità fu amico sincero e sempre cordiale; le decine e decine di missionari giuseppini che partendo dal porto di Napoli per la lontana America, trovarono in p. Antonio la massima ospitalità fraterna e e un interessamento che giungeva ai particolari più minuti, il tutto condito da sorriso e affabilità di famiglia. P. Antonio aveva la capacità, si direbbe quasi l'arte di sdrammatizzare le situazioni più ingarbugliate, di semplificare le difficoltà, di fare il possibile con impegno e umiltà, di non fasciarsi la testa prima del tempo, di non caricare pesi inopportuni sulle spalle sue e degli altri. P. Antonio aveva tanta innata comprensione per il prossimo e non usava pesare i difetti degli altri: un cuore fatto per riconoscere le buone qualità e mai per condannare. Nel salire la montagna di Dio, p. Antonio s'è gradualmente alleggerito di ogni peso ingombrante, di ogni comodità superflua, di ogni pur piccola ricchezza terrena: la sua anima ricca di povertà evangelica s'è trovata pronta a conquistare la vetta dei valori che non conoscono tramonto».